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Un solo Dio in cielo, un solo Comandante sulla mia barca.
Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)
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Una realizzazione apprezzabile anche se non mi attizza particolarmente per alcune considerazioni meccaniche ....
A mio parere la parte più esplicativa del video è al minuto 10.24 dove si vede (finalmente ! ) la sostanza degli ingranaggi a dentatura interna ; altro non sono se non la parte complementare di un ingranaggio a dentatura esterna con lo stesso modulo e stesso numero di denti !
Questo semplice concetto nessuno lo ha mai scritto con chiarezza .....
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L'ingranaggio che deve girare all'interno avrà lo stesso modulo ma il numero dei denti sarà molto minore , di solito un pignone , quindi con denti con un profilo abbastanza diverso . La finitura superficiale di questi ingranaggi fatti a broccia è veramente brutta....
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11-21-2022, 03:20 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-21-2022, 03:24 AM da gcrimi2004.)
Ritorniamo a scuola.
Le dentatrici usano sempre lo stesso profilo del dente del creatore.
Un profilo trapezoidale con con l'angolo fra le facce inclinate di 20° 0 14,5 °.
sia se è un ingranaggio di 6 denti che un ingranaggio a numero di denti infinito ( Rack, e/o ingranaggio lineare).
Il taglio dell'ingranaggio avviene sempre lungo una linea che per via della rotazione sincrona creala sua generatrice, certo solo in un ingranaggio a numero infinito, la zona di taglio si estende quanto la lunghezza della parete del dente.
Con altre parole: In caso di una rotazione sincrona fra ingranaggio e generatore, quella linea di contatto, si sposta su una superficie detta "ad evolvente" guarda caso il profilo ottimale di due ingranaggi, che non danno strusciamento sulle superfici di contatto quando girano agganciati insieme.
Qui si ritorna alla vecchia diatriba di "Vite senza fine", finalmente dopo tante battaglie ,adesso sparita dal lessico comune.
Tutte le volte che uno montava una vite da qualche parte, gli attaccava l'aggettivo " senza fine"
Col *azz* un bullone ha un'inizio (il punto d'imbocco) ed una fine (Sotto la sua testa e/o dove inizia il gambo liscio), l'insieme dei due valori da la lunghezza del bullone ( che ha un inizio ed una fine).
La "vite senza fine" ad un principio è un ingranaggio , un ingranaggio che gira a tempo indefinito, mantenuto fisso fra due supporti.
Da quando questo ingranaggio è stato progettato a due , a tre , e/o N* principi, sono nati gli ingranaggi elicoidali.
Ben diverso è il taglio di ingranaggi con coltello a profilo evolvente (per adesso mi sfugge il nome), li il contatto fra ingranaggio da realizzare ed il coltello che lo realizza e esteso quanto la lunghezza della superficie dei due denti. A parte gli sforzi in gioco, ma un utensile. va da N° denti (A ) al N° di denti (B) (ad esempio il terzo utensile va da 15 a 24 denti), l'ingranaggio lavora bene nella parte centrale 20 denti e un pò meno bene in quella periferica del numero di denti (15 e 24) strusciano fra loro ed il profilo è una ciofeca di prima approssimazione.
Non sono un meccanico, ne mi ritengo un meccanico, ma certe nozioni vanno riviste.
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