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tracciacurve
#31
(10-27-2024, 03:08 PM)Imer Ha scritto: Condivido che i cavi hanno vita propria,
se qualcuno mi spiega come fare a non ingarbugliarli o brevetta il cavo auto sbrogliante li compro !

Usa il balsamo per capelli Big Grin Big Grin Big Grin
Un solo Dio in cielo, un solo Comandante sulla mia barca.

Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)
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#32
Non basta , ci vuole anche la spazzola.... Big Grin
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#33
ritornando seri Big Grin Big Grin Big Grin
Non ho potuto approfondire i tuoi conti billielliot ma possono essere credibili.
Le soluzioni possono essere 4:
1- usare arduino due dovremmo toglierci dal problema calcolo
2- usare arduino uno per la gestione tracciacurve e uscita sull'oscilloscopio.
3- usare un secondo arduino uno per interfacciare la soluzione 2 ad un monitor/PC, cosi ogniuno è libero di usarlo come meglio crede,

Sempre nella filosofia di renderlo "modulare"

4- soluzione che non ci implica una grande capacità di calcolo,arduino uno collegato via seriale al PC e via seriale si mandano i comandi e si ricevono le risposte.
In questo modo si elimina il problema della persistenza per creare l'immagine, potrebbe essere una buona base firmata usando processing, che oltre tutto compila per window, mac e linux.

per darvi un'idea nel caso non lo conosciate.
https://www.youtube.com/watch?v=F4000NPZM_k
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#34
non esiste solo arducoso, guardate il blackpill, io programmo quelli con stm però
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#35
Ciao,

parto a rispondere ad Umbez: a me va va bene utilizzare altre piattaforme ma non potrei seguirti. Su arducoso, bene o male, me la cavo. E da quanto ho capito, con arducoso saremmo in tre in grado di smanettare (con i pro e i contro di questa possibilita').
Pero', ripeto, non voglio mettere limiti.

La soluzione un arduino per la gestione e un arduino per interfacciare si e' affacciata anche nella mia testa ma non saprei valutare quanto la comunicazione seriale tra i due possa peggiorare le prestazioni, .

Ci sarebbe un'altra possibilita'.
E anche questa non saprei valutarla.
2 DAC via SPI:
uno per generare i gradini della base
uno per generare le rampe del collettore.

Due conti veloci:
fino a 10 chiamate per i gradini della corrente di base;
256 chiamate per generare la rampa della tensione di collettore (per ogni gradino di base);
30 volte al secondo per mantenere stabile l'immagine su un ocilloscopio.
Totale 76800 chiamate al secondo.

Quanto rallentano le continue chiamate della comunicazione via bus SPI?

Alla bisogna, il bus SPI potrebbe anche essere un'alternativa agli ADC interni di Arduino per l'acquisizone dei dati.

Arduino Due apre ad altre possibilita' tra cui una scheda aggiuntiva monitor per creare lo strumento autonomo, DAC integrati per le rampe e potenza di calcolo che penso sia piu' che sufficiente per gestire sia le immagini che la comunicazione verso il PC.

Contropartita il costo: ad oggi 51,20 euro la scheda con connettori assemblati. Io devo averne uno che balla da qualche parte per uno dei tanti progetti non finiti. Potrebbe essere la scusa per usarlo.
E' anche vero che se non si spendono soldi nella scheda Arduino Due, se ne devono spendere per componenti esterni...

Ciao :-)

Mauro

P.S. Arduino Due tollera solo 3,3 volt sui suoi ingressi/uscite.
P.P.S. ho cercato cloni di Arduino Due ma sembra non ce ne siano disponibili
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#36
Io questo periodo non posso seguire ulteriori progetti.
Detto questo tu conosci già arduino due? perchè se si ok, altrimenti se non conosci il processore è come scrivere codice per qualsiasi altra piattaforma, arduino 2 è arm cortex m3, ad esempio smt32f411 è arm cortex m4.
Poi se il timore il linguaggio allora amen.
Per il costo non è un tema.
Comunque non è vergogna usare un dac esterno eh.

my 2 cent
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#37
Faccio una premessa :
io come programmatore sono un autodidatta e non mi tiro certo indietro con nuove sfide, il risultato di vedrà.
Per le schede blackpill da una piccola ricerca sono compatibili con arduino IDE quindi non credo che dovrebbero esserci grossi problemi nel generare il software.

Nulla ci vieta di provare con una scheda arduino da decidere e se la capacità di calcolo va in crisi passare ad altro, l'unico problema diventeranno delle librerie dedicate se dovremmo usarle, ma non mi fascio la testa prima del problema.

Mia ipotesi senza impazzire con calcoli:
Partiamo con la "versione" monitor PC , quindi la velocità di acquisizione non crea problemi, da li vediamo cosa possiamo fare.
A quel punto tutta la parte hardware esiste.

Discorso firmata non vedo commenti , lo abbandoniamo ?
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#38
Ciao Umbez,

ho messo le mani avanti proprio perche' anche io come Imer sono un autodidatta. In generale non conosco l'elettronica dei processori. Meno che mai la loro programmazione a basso livello. Una programmazione stile PIC non saprei da dove iniziarla.

Con Arduino le cose sono diventate accessibili anche a me non iniziato. So bene che non e' la migliore modalita' di programmazione. Carica il processore di molti cicli di calcolo inutili per semplificare la vita a chi programma. Arduino Due lo potrei programmare con IDE Arduino. Non certo con il suo linguaggio nativo :-(

Blackpill mi sembra ottima. Ma potrei accedere alle sue potenzilita' solo con IDE Arduino.

Detto questo mi sa che l'idea di Imer di partire con un qualcosa sia quello che serve. Altrimenti vi porto in giro all'infinito nei numeri :-)

@Imer: scusa per non aver accennato alla tua proposta. Nulla in contrario ad usare Processing ma non ho ben capito come dovremmo sfruttarlo.
Da un lato ci esime dalla potenza di calcolo per generare la parte grafica su PC e semplifica(?) la comunicazione. Dall'altro non elimina i colli di bottiglia hardware dell'Arduino Uno.

Sbaglio? Dove mi sono perso?

Ciao :-)

Mauro

P.S. tra noi tre, chi ha da guadagnare in termini di nuove cose imparate sono io :-)
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#39
Per cominciare con le pic puoi sempre usare la IDE guarda fishino le pic.

https://fishino.it/home-it.html

Con processing in pratica arduino diventa una scheda di acquisizione usando firmata e poi al pc gli fai fare i calcoli , ovviamente non ci sono problemi di persistenza quindi possiamo fare una acquisizione "lenta",
comunque se vuoi usare l'oscilloscopio usando i due canali audio del pc e processing puoi tornare all'oscilloscopio ma mi sembra di usare un bazooka per uccidere una zanzara
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#40
Ciao,


provo ad essere un po' piu' pratico proponendovi un abbozzo di SCHIFOschema elettrico.



.pdf   schema_esempio.pdf (Dimensione: 88.71 KB / Download: 7)

In questo caso l'Arduino e' completamente sgravato dal generare frequenze e si limita ad impostare i parametri di prova desiderati.

Come per gli schemi di NE LX750 e LX1538, il cuore rimangono i due generatori di rampa (per la base e per il collettore).
Hanno un oscillatore autonomo, sono separati e programmabili in modo indipendente.
Un DAC a 8 bit per la rampa di collettore (fino 256 valori).
Un DAC a 4 bit per i gradini della corrente di base (fino a 16 curve)

Entambi i DAC sono costruiti attorno a un CD4520 con le solite resistenze che costituiscono la rete R2R
La programmazione avviene per mezzo di diodi 1N4148 che, collegati alle uscite dei CD4520, permettono di scegliere quando innescare il reset.
Per collegare i diodi al reset pensavo di usare dei fotoaccopiatori.
I fotoaccoppiatori sono comodui per passare dai 3/5 volt di Arduino ai 15 volt dei CD4520.
Non sono sicuro che funzioni una simile soluzione.
Se dovesse funzionare e' sicuramente economica.

I fotoaccoppiatori sono gestiti da shift-register 74595 (eventualmente sostituibili con un singolo TLC5927).
La programmazione e' una semplice stringa binaria che l'Arduino invia e poi propone sull'uscita dei convertitori cambiando il livello logico del pin 12.
Una volta programmati, gli shift-register manterranno le impostazioni fino a una successiva programmazione o allo spegnimento.

Il carico di lavoro per Arduino consiste nell'invio della stringa di 12 bit piu' i segnali per caricare i dati sulle uscite.
Si impiegano solo 3 uscite digitali di Arduino a fronte di una maggiore complessita' circuitale.

Ciao :-)

Mauro
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