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Manici
#1
Salve ragazzi
Oggi si cambia, sempre di trucioli si tratta ma questa volta di legno.
Come si sa in montagna è normale aver a che fare col legno, lo si usa per fare di tutto ma principalmente per riscaldamento è fondamentale, a -10° senza calore si muore. 
Mi direte esiste il gas, il gasolio o il pellet, funzionano sì, ma un bruciatore per funzionare ha bisogno di energia elettrica; qui può capitare di rimanere isolati e senza elettricità anche per alcuni giorni (una nevicata pesante può strappare i cavi, una valanga bloccare le strade e il ripristino non è quasi mai rapido) abbiamo i generatori ma le scorte di carburante non sono eterne, per cui una stufa o un caminetto si trovano in tutte le case e funzionano sempre basta avere a disposizione legna da ardere, si starà al lume di candela ma non al freddo.
Nel bosco il lavoro principale lo fanno le motoseghe ma accette e scuri sono necessarie e i manici si rompono, quando capita o si compra una scure nuova o si sostituisce il manico, disponiamo di una certa scorta di accette e scuri e a fine stagione si riparano i danni.
Ormai avrete capito vi stò per proporre di realizzare manici per accette e scuri.

Si parte da un ciocco di legno ben stagionato di faggio, frassino, nocciolo, acacia o ciò che si ha a disposizione purchè non sia troppo tenero; personalmente preferisco il frassino dei miei boschi, è duro, resistente, flessibile, si lavora bene e non da fastidio alla pelle delle mani mentre si usa l'attrezzo. 
   

Si taglia alla lunghezza adeguata e si spiana un lato (con pialla, pialletto, pialla a filo, sega a nastro; come meglio si crede) 
   
si prosegue alla sega a nastro tagliando la faccia parallela alla prima ottenendo una tavoletta dello spessore un pochino maggiore dell'asola dell'accetta

Come vedete a fianco del ciocco con la prima sfacciatura c'è una sagoma di tracciamento, ve ne faccio vedere alcune che utilizzo a seconda del tipo di scure /accetta
   

<Continua>

Si prosegue con il tracciamento della linea di taglio
   

Alla sega a nestro si taglia il contorno
   

con un'altra accetta ben affilata si sbozzano gli spigoli poi alla levigatrice a nastro, prima si sgrossa con grana grossa (50) e poi si finisce a grana fine (120)
   
in figura il manico dopo sgrossatura

<Continua>

Si completa sagomando la parte terminale in modo che il manico entri forzato nell'asola dell'accetta/scure, si pratica con lo scalpello due tagli perpendicolari tra loro e in quei tagli si inseriscono a martellate due sscaglie coniche di legno bagnate nella colle forte per dilatare il terminale e renderlo solidale al ferro, infine alcune mani di vernice per impregnare a fondo il legno e renderlo il più possibile impermeabile: ecco il risultato:
   

Ora due brevi video in cui si vede il manico sgrossato e un'accetta finita


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#2
Lavoro da professionista. Complimenti.
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#3
Lavoro perfetto , anche se io preferisco il faggio : trovare il frassino stagionato è un'impresa....
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#4
In Sicilia si usa il legno del limone, bianco a fibra fine , leggero ed anti scheggia.
Un solo Dio in cielo, un solo Comandante sulla mia barca.

Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)
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#5
Il faggio è robusto ma è più fragile del frassino, nel bosco a volte capita di utilizzare la scure a mò di leva e allora si rischia la rottura del manico all'attaccatura col ferro.
Per il frassino quando mi capitano dei pezzi adatti li metto da parte a stagionare, bisogna togliere la corteccia a piccoli tratti altrimenti partono le muffe che rivinano il legno, ma non va scortecciato completamente se nò si fessura.
Non ho mai avuto l'occasione di vedere un pezzo di limone abbastanza grosso, mio padre aveva la passione dei limoni e degli aranci ma quì al massimo venivano degli arbusti in vaso di 3 cm di diametro.
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#6
I limoni di cui parla Giuseppe sono limoni vecchi ,con un tronco di almeno 20 cm di diametro per avere un durame abbastanza grosso per poterlo usare per fare un manico di accetta.
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#7
Mi sembra ovvio, io dicevo solo non ho mai visto da vicino un limone sufficientemente grosso, non sono mai stato così a sud da vederne.
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#8
Mi sembra che sia giunto il tempo di visitare il sud ,magari in primavera.... Smile
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#9
Thumbs Up 
Ottimo lavoro, i più sinceri complimenti
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#10
Carlino: hai ragione mi manca

Vi aggiungo un paio di foto

due manici pronti per essere montati; quello lungo per scure da usare a due mani e l'altro per una piccola accetta
   

altri tre gia montati su delle accette particolari più pesanti e col taglio diritto e più ampio di un'accetta normale; quelle in foto hanno un manico di lunghezza intermedia tra quello dell'accetta e quello della scure, per poterle usare anche a due mani e vengono utilizzate per aprire i ciocchi di legna da ardere e per scortecciare, il maggior peso aiuta; se gli si monta un manico più lungo, come quello da scure, si possono usare anche per squadrare i tronchi 
hanno forme leggermente diverse, un po' mi sono adattato alla forma dei pezzi di legno che avevo a disposizione, ma in parte per provare a variare e valutare quale forma sia migliore, quello in basso è più adatto a spaccare ciocchi grossi che non si aprono al primo colpo e che necessitano di sollevamento e secondo colpo al contrario, alla fine vanno bene tutti comunque.
   
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