07-11-2023, 08:36 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-12-2023, 12:36 PM da gcrimi2004.)
Alfio non ha messo la foto di com'era l'ISO 25, Ma sopra per codino, c'era una vite da 14 mm , filetto quadro passo 6 mm.
L'esagono serve ad avvitare il cono ISO25 nel porta cono.
Abbiamo provato a svitarlo con una chiave a rullino ed un tubo innocenti di 80 o 100 cm, nei due sensi di rotazione, ma non si è schiodato di un micron.
Adesso sulla riduzione è stata fatta la codina del 12 MA ed anche sul cono ISO 25.
I sei grani vanno al centro delle facce dell'esagono, si potrebbero fare sei lunule (pressate dai grani) per riprodurre l'esagono femmina.
Se con i sei grani, sta li, si usa la codina per tenerla nel mandrino, se salta, si fora la codina a 12 mm e la barra di ritenuta si fissa sull' ISO 25.
(oppure si incollano le due superfici)
Ancora oppure (2) si fanno dei fori conici in corrispondenza dei grani, lievemente spostati verso il basso, in modo che stringendo i grani, la riduzione tenderà a chiudere meglio il cono ISO 25.
(sistema per montare i mandrini dei torni Cazeneuve)
Il filetto segato, verrà filettato da 8 o 10 MA e si potrà ripristinare il sistema con un grano da un lato 12 MA e l'altro lato 8 o 10 MA.
(Non si sa mai se un giorno troverà un'UPA 3 cono ISO 30)
Sulla superficie dell'ISO 30, c'è ancora un po di materiale da togliere, 0,875 di spessore, ma non uniforme (tocca la parte piccola del cono) il cono deve ancora entrare di circa 6 mm.
Ma voglio avere margine per non passare oltre.
Invece l'accoppiamento dei due coni ISO 25, va che è uno spettacolo, la riduzione calzata sull'ISO 25, senza forzature, trattiene tutta l'UPA 3.
(foto 6)
A volte un po di sano fondo schiena, non guasta.
Info: L'utensile col gambo maggiorato, é il più grosso dei mini utensili in carburo Horn che ho, il gambo è di 20 mm e la parte conica ha lo stesso angolo dei coni ISO. E' stato montato con l'asse parallelo a quello del tornio, per non esporre carne alla superficie in lavorazione
L'esagono serve ad avvitare il cono ISO25 nel porta cono.
Abbiamo provato a svitarlo con una chiave a rullino ed un tubo innocenti di 80 o 100 cm, nei due sensi di rotazione, ma non si è schiodato di un micron.
Adesso sulla riduzione è stata fatta la codina del 12 MA ed anche sul cono ISO 25.
I sei grani vanno al centro delle facce dell'esagono, si potrebbero fare sei lunule (pressate dai grani) per riprodurre l'esagono femmina.
Se con i sei grani, sta li, si usa la codina per tenerla nel mandrino, se salta, si fora la codina a 12 mm e la barra di ritenuta si fissa sull' ISO 25.
(oppure si incollano le due superfici)
Ancora oppure (2) si fanno dei fori conici in corrispondenza dei grani, lievemente spostati verso il basso, in modo che stringendo i grani, la riduzione tenderà a chiudere meglio il cono ISO 25.
(sistema per montare i mandrini dei torni Cazeneuve)
Il filetto segato, verrà filettato da 8 o 10 MA e si potrà ripristinare il sistema con un grano da un lato 12 MA e l'altro lato 8 o 10 MA.
(Non si sa mai se un giorno troverà un'UPA 3 cono ISO 30)
Sulla superficie dell'ISO 30, c'è ancora un po di materiale da togliere, 0,875 di spessore, ma non uniforme (tocca la parte piccola del cono) il cono deve ancora entrare di circa 6 mm.
Ma voglio avere margine per non passare oltre.
Invece l'accoppiamento dei due coni ISO 25, va che è uno spettacolo, la riduzione calzata sull'ISO 25, senza forzature, trattiene tutta l'UPA 3.
(foto 6)
A volte un po di sano fondo schiena, non guasta.
Info: L'utensile col gambo maggiorato, é il più grosso dei mini utensili in carburo Horn che ho, il gambo è di 20 mm e la parte conica ha lo stesso angolo dei coni ISO. E' stato montato con l'asse parallelo a quello del tornio, per non esporre carne alla superficie in lavorazione
Un solo Dio in cielo, un solo Comandante sulla mia barca.
Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)
Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)