07-13-2023, 08:48 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 07-16-2023, 08:11 AM da MauroO.)
OK Davide, ora ho capito ciò che volevi dire,
il tuo ragionamento è abbastanza corretto, ma non è facile applicarlo in pratica, anche una volta rilavata la geometria precisa della pala (non è cosa impossibile ci sono degli scanner che consentono il rilievo tridimensionale di piccoli oggetti che si tengono in una mano oppure si può fare un calco in gesso, tagliarlo a sezioni e misurarne i vari profili lungo la pala ) e si vanno a inserire i dati in un programma di calcolo non è detto che i risultati rispecchino esattamente la realtà, è sufficiente variare anche di poco i coefficienti che caratterizzano il fluido (in questo caso aria) per variare di molto i risultati, si fanno obbligatoriamente delle approssimazioni.
Nei miei calcoli mi sono tenuto dalla parte della ragione, ho utilizzato un coefficiente di sicurezza che in aeronautica è relativamente alto di 1.5 e ipotizzato che la spinta agisca a 2/3 della pala; mi sono venuti degli spessori di materiale parecchio inferiori (dell'ordine di metà) a quelli adottati dal costruttore dell'elica di cui andrò ad utilizzare le pale; per cautela e in considerazione del fattore fatica di cui non ho tenuto conto ho finito con adottare i suoi spessori, in tal modo ho dimezzato le tensioni nel materiale, forse avrei potuto risparmiare qualcosina sul peso (un paio di etti) ma preferisco agire così.
il tuo ragionamento è abbastanza corretto, ma non è facile applicarlo in pratica, anche una volta rilavata la geometria precisa della pala (non è cosa impossibile ci sono degli scanner che consentono il rilievo tridimensionale di piccoli oggetti che si tengono in una mano oppure si può fare un calco in gesso, tagliarlo a sezioni e misurarne i vari profili lungo la pala ) e si vanno a inserire i dati in un programma di calcolo non è detto che i risultati rispecchino esattamente la realtà, è sufficiente variare anche di poco i coefficienti che caratterizzano il fluido (in questo caso aria) per variare di molto i risultati, si fanno obbligatoriamente delle approssimazioni.
Nei miei calcoli mi sono tenuto dalla parte della ragione, ho utilizzato un coefficiente di sicurezza che in aeronautica è relativamente alto di 1.5 e ipotizzato che la spinta agisca a 2/3 della pala; mi sono venuti degli spessori di materiale parecchio inferiori (dell'ordine di metà) a quelli adottati dal costruttore dell'elica di cui andrò ad utilizzare le pale; per cautela e in considerazione del fattore fatica di cui non ho tenuto conto ho finito con adottare i suoi spessori, in tal modo ho dimezzato le tensioni nel materiale, forse avrei potuto risparmiare qualcosina sul peso (un paio di etti) ma preferisco agire così.