11-07-2024, 09:53 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-07-2024, 10:31 PM da MauroO.)
MDS:
la mia non è una doppietta, è una carabina cal.22 con otturatore a doppia azione con una particolarità: ha un intaglio nell'otturatore che fà parte del meccanismo di espulsione del bossolo e forse non voluto dal costruttore funge da valvola di sicurezza, se la pressione supera un certo valore una piccola porzione di bossolo si trancia lasciando fuoriuscire il gas dell'esplosione, per cui fino a chè si stà nel campo delle polveri da lancio, di fatto non c'è pericolo, al massimo esplode il bossolo senza alcuna conseguenza, per questo mi diletto con le sperimentazioni
Comunque le sperimentazioni si fanno a ragion veduta e supportate da calcoli, nonostante ciò l'imprevisto ci può sempre essere per cui ad ogni nuova realizzazione segue una serie di prove iniziali che consistono nello sparare alcuni colpi lontano dall'arma; mi spiego meglio: si fissa l'arma con delle guancette gommate su un cavalletto dotato di morsa, si collega il grilletto a un cordino, si va in un'altra stanza e si aziona il grilletto, a quel punto si va a valutare gli effetti, solo dopo una serie di colpi senza segni evidenti di sovrapressione si può essere relativamente tranquilli
Carlino:
sì l'ottone ha un peso specifico inferiore al piombo, e in effetti la palla che mi avete visto tornire di 33gr ha le stesse dimensioni di una standard in lega piombo-stagno da 40gr
L'ottone è più duro del piombo ma sulla canna non da significativi incrementi di usura, tutte le canne hanno una vita utile ovvero un numero di colpi sparati prima di perdere le loro proprietà di precisione, contrariamente a quanto di primo acchito si potrebbe pensare la parte del leone nel determinare il decadimento della canna la fanno i gas dell'esplosione, la combinazione di alta teperatura e pressione determina un'erosione progressiva del metallo, la composizione della palla influisce marginalmente sul degrado. Le palle in piombo più che fornire una pseudo lubrificazione ottenuta perdendo molecole lungo il percorso danno una problematica molto fastidiosa l'impiombamento appunto della canna che comporta un decadimento rapido delle prestazioni dell'arma e richiede una manutenzione costante con dei liquidi che sciolgono i depositi di piombo, generalmente le cartucce ad alta velocità (le supersoniche tanto per intenderci) vengono rivestite in rame, ottone, bronzo conservando l'anima in piombo, mentre vengono prodotte con palla in piombo nudo quelle subsoniche. Parli di tolleranza più stretta per il piombo, in realta le palle in piombo sono sovracalibrate e in virtù della deformabilità intrinseca del materiale al momento dello sparo subiscono un effetto di strizione che garantisce la tenuta, per le palle monolitiche realizzate con metalli più duri si ottiene solitamente l'effetto di tenuta inserendo un sottile dischetto in rame leggermente sovracalibrato sul fondello, il cal.22LR però ha una particolarità: il bossolo ha quasi lo stesso diametro della palla per cui il dischetto in rame non si può inserire ed allora la tenuta l'ho assicurata mediante due sottili fasce anulari che vengono facilmente intagliate dai pieni di rigatura ma che rimangono in contatto con i vuoti garantendo la tenuta su tutta la circonferenza. Guardate le due seguenti foto, sono due palle come quelle del video, sparate in un blocco di piombo e successivamente recuperate
a parte la deformazione e la rottura della palla è interessante notare come le rigature intaglino il metallo per dare la rotazione stabilizzante ma si può anche vedere che i due anelli di tenuta presentano delle striature longitudinali che indicano il loro contatto con la superficie di fondo dei vuoti di rigatura.
Normalmente viene garantito un minimo di lubrificazione nel contatto palla-canna mediante un velo di grasso solido che riveste la palla, un tempo si usava la sugna ora grassi di altra natura fino al bisolfuro di molibdeno, peraltro molto criticato dai puristi della precisione.
Infine vi presento una carrellata di cartucce di vari modelli e marche, rivestite e nude ma tutte comunque con anima in piombo o lega binaria piombo-stagno o ternaria piombo-stagno-antimonio; quella sulla sinistra è fuori dal coro è la mia monolitica:
gcrimi2004 :
dici che ha dosato la cartuccia ma bisogna vedere come, che tipo di innesco ha utilizzato (ci sono 3 tipi di innesco di potenza crescente e che incidono sulla velocità di esplosione), quanta polvere e con quale progressività (con una palla monolitica cambia tutto rispetto a una carica di pallini di ugual peso, anche la polvere va scelta di conseguenza), che tipo di borra (la borra fa da ammortizzatore, la densità e lo spessore della borra incidono sulla pressione in canna), poi bisogna vedere il dimensionamento della palla che ha fuso (le canne dei fucili da caccia a pallini sono lisce e cilindriche ma con una strozzatura in prossimità della bocca e solitamente le due canne di una doppietta o un sovrapposto hanno gradi di strozzatura differenti, se la palla è stata fusa di misura alla canna quando arriva alla strozzatura deve trafilarsi per poter passare e si determinano delle sovrapressioni deleterie che oltretutto vanno a interessare una zona in cui il metallo è sottile), infine sarebbe interessante sapere che tipo di prove ha fatto prima di andare sul campo.
A mio modesto parere avete seriamente rischiato di fare la fine di quelli del santuario di Monte Berico che ha citato MDS; quasi quasi ci starebbe bene un Ex-voto di ringraziamento per essere ancora interi.
la mia non è una doppietta, è una carabina cal.22 con otturatore a doppia azione con una particolarità: ha un intaglio nell'otturatore che fà parte del meccanismo di espulsione del bossolo e forse non voluto dal costruttore funge da valvola di sicurezza, se la pressione supera un certo valore una piccola porzione di bossolo si trancia lasciando fuoriuscire il gas dell'esplosione, per cui fino a chè si stà nel campo delle polveri da lancio, di fatto non c'è pericolo, al massimo esplode il bossolo senza alcuna conseguenza, per questo mi diletto con le sperimentazioni
Comunque le sperimentazioni si fanno a ragion veduta e supportate da calcoli, nonostante ciò l'imprevisto ci può sempre essere per cui ad ogni nuova realizzazione segue una serie di prove iniziali che consistono nello sparare alcuni colpi lontano dall'arma; mi spiego meglio: si fissa l'arma con delle guancette gommate su un cavalletto dotato di morsa, si collega il grilletto a un cordino, si va in un'altra stanza e si aziona il grilletto, a quel punto si va a valutare gli effetti, solo dopo una serie di colpi senza segni evidenti di sovrapressione si può essere relativamente tranquilli
Carlino:
sì l'ottone ha un peso specifico inferiore al piombo, e in effetti la palla che mi avete visto tornire di 33gr ha le stesse dimensioni di una standard in lega piombo-stagno da 40gr
L'ottone è più duro del piombo ma sulla canna non da significativi incrementi di usura, tutte le canne hanno una vita utile ovvero un numero di colpi sparati prima di perdere le loro proprietà di precisione, contrariamente a quanto di primo acchito si potrebbe pensare la parte del leone nel determinare il decadimento della canna la fanno i gas dell'esplosione, la combinazione di alta teperatura e pressione determina un'erosione progressiva del metallo, la composizione della palla influisce marginalmente sul degrado. Le palle in piombo più che fornire una pseudo lubrificazione ottenuta perdendo molecole lungo il percorso danno una problematica molto fastidiosa l'impiombamento appunto della canna che comporta un decadimento rapido delle prestazioni dell'arma e richiede una manutenzione costante con dei liquidi che sciolgono i depositi di piombo, generalmente le cartucce ad alta velocità (le supersoniche tanto per intenderci) vengono rivestite in rame, ottone, bronzo conservando l'anima in piombo, mentre vengono prodotte con palla in piombo nudo quelle subsoniche. Parli di tolleranza più stretta per il piombo, in realta le palle in piombo sono sovracalibrate e in virtù della deformabilità intrinseca del materiale al momento dello sparo subiscono un effetto di strizione che garantisce la tenuta, per le palle monolitiche realizzate con metalli più duri si ottiene solitamente l'effetto di tenuta inserendo un sottile dischetto in rame leggermente sovracalibrato sul fondello, il cal.22LR però ha una particolarità: il bossolo ha quasi lo stesso diametro della palla per cui il dischetto in rame non si può inserire ed allora la tenuta l'ho assicurata mediante due sottili fasce anulari che vengono facilmente intagliate dai pieni di rigatura ma che rimangono in contatto con i vuoti garantendo la tenuta su tutta la circonferenza. Guardate le due seguenti foto, sono due palle come quelle del video, sparate in un blocco di piombo e successivamente recuperate
a parte la deformazione e la rottura della palla è interessante notare come le rigature intaglino il metallo per dare la rotazione stabilizzante ma si può anche vedere che i due anelli di tenuta presentano delle striature longitudinali che indicano il loro contatto con la superficie di fondo dei vuoti di rigatura.
Normalmente viene garantito un minimo di lubrificazione nel contatto palla-canna mediante un velo di grasso solido che riveste la palla, un tempo si usava la sugna ora grassi di altra natura fino al bisolfuro di molibdeno, peraltro molto criticato dai puristi della precisione.
Infine vi presento una carrellata di cartucce di vari modelli e marche, rivestite e nude ma tutte comunque con anima in piombo o lega binaria piombo-stagno o ternaria piombo-stagno-antimonio; quella sulla sinistra è fuori dal coro è la mia monolitica:
gcrimi2004 :
dici che ha dosato la cartuccia ma bisogna vedere come, che tipo di innesco ha utilizzato (ci sono 3 tipi di innesco di potenza crescente e che incidono sulla velocità di esplosione), quanta polvere e con quale progressività (con una palla monolitica cambia tutto rispetto a una carica di pallini di ugual peso, anche la polvere va scelta di conseguenza), che tipo di borra (la borra fa da ammortizzatore, la densità e lo spessore della borra incidono sulla pressione in canna), poi bisogna vedere il dimensionamento della palla che ha fuso (le canne dei fucili da caccia a pallini sono lisce e cilindriche ma con una strozzatura in prossimità della bocca e solitamente le due canne di una doppietta o un sovrapposto hanno gradi di strozzatura differenti, se la palla è stata fusa di misura alla canna quando arriva alla strozzatura deve trafilarsi per poter passare e si determinano delle sovrapressioni deleterie che oltretutto vanno a interessare una zona in cui il metallo è sottile), infine sarebbe interessante sapere che tipo di prove ha fatto prima di andare sul campo.
A mio modesto parere avete seriamente rischiato di fare la fine di quelli del santuario di Monte Berico che ha citato MDS; quasi quasi ci starebbe bene un Ex-voto di ringraziamento per essere ancora interi.