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Salvafilo
#11
Il prodotto specifico è stato postato sopra, ma non viene indicato dove comprare al minuto.
Credo sia sufficiente chiedere ad un affilatore, piuttosto che inventare soluzioni fantasiose e di dubbia riuscita.
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#12
Quello è appunto il tipo di prodotto che si usava in officina quando ero ragazzo, peccato che non si sappia dove reperirlo e a che prezzo.
Voglio comunque tentare qualche miscuglio con la colla a caldo e con l'ABS, se ottengo qualche risultato decente vi faccio sapere, ma non ora, ho già troppe cose abbozzate in lavorazione che devo completare.

Ho anche visto dei Kit di silicone liquido e relatico catalizzatore per fare guarnizioni di qualsisi forma, dovrebbe funzionare ma il costo è troppo alto a mio avviso, un flacone da 150 cc era sui 20 €
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#13
Il protettivo che si usa per proteggere il filo degli utensili ha una consistenza simile alla cera. Proverei con una candela, magari bagnando appena l'utensile con un goccio di olio di vasellina, per facilitare il distacco.
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#14
Sì è ceroso ma nel contempo ha anche una certa flessibilità che la cera, specialmente quella da candele, da sola non ha, bisogna trovere un additivo che gli dia quella caratteristica.
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#15
Ho tanti utensili che saranno stati incerati 50 anni fa e quando li apro, la cera è quasi cristallizzata (per niente flessibile).
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#16
Cera carnauba?
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#17
In un ritaglio di tempo ho fatto qualche prova di intrugli, ho sperimentato 3 intrugli, utilizzandoli per rivestire delle punte, prima di immergerle nelle misture calde le punte sono state unte con dell'olio, ho anche documentato i risultati col video che trovate sotto, di seguito vi spiego i tre esperimenti:
1- sono partito dalla cera per candele, è assodato che una volta raffreddata è troppo rigida e non in grado di proteggere il filo perchè si scaglia facilmente per cui ho provato a renderla più morbida fondendoci insieme il 30% di grasso, si può vedere il risultato nella prima parte del video, anche se un po' troppo deformabile e troppo appiccicosa, dà comunque una certa protezione, volendo si potrebbe utilizzare;
2- alla mistura al punto 1 ho aggiunto della colla a caldo, circa il 30%, si vede nella parte intermedia del video, la consistenza è un pochino migliorata, ma tende a screpolarsi sul filo e seguito del ritiro da raffreddamento, forse si potrebbe alzare la percentuale di colla per dargli ancora più consistenza, ma anche così può andare;
3- altra mistura, niente più cera, si è già detto che la colla a caldo utilizzata così com'è è troppo rigida e si tribula a rimuoverla dagli utensili, ci ho aggiunto il solito 30% di grasso, il risultato si vede nella parte finale del video; è valida, la protezione è ottima, si rimuove con le unghie senza grande sforzo, volendo si potrebbe ammorbidirla maggiormente aumentando la percentuale di grasso al 50%; ma ritengo che già così si possa utilizzare alla grande, l'aspetto sulle punte è simile al composto salvafiletti che utilizzavamo in officina tanti anni fa, ovviamente i componenti sono diversi allora la colla a caldo plastica non esisteva ancora.



Se volete provare consiglio di lasciar perdere la cera e partire direttamente col punto 3: fate sciogliere qualche stik di colla in un barattolo metallico su un fornelletto elettrico, quando la colla è bella fluida aggiungete il grasso e mescolate fino ad ottenere un composto ben amalgamato e fluido (contrariamente a cio che si può pensare il grasso si scioglie benissimo nella colla liquida, mescolando fate attenzione a non farvi schizzare addosso delle gocce perchè le ustioni sono in agguato e le vesciche non sono piacevoli), a questo punto potete immergerci i pezzi preventivamente unti con un velo d'olio, deve essere un'immersione relativamente rapida altrimenti il metallo freddo fa aumentare troppo lo spessore di rivestimento.
Buon divertimento
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#18
Ottimo!
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#19
Bello & Buono!

La cera per candele è la stearina (credo un derivato petrolifero
Ben diversa della cera d'api

Alla cera d'api, l'aggiunta di colofonia, da una consistenza più compatta, (catramosa)
Per sciogliere la mistura, bisogna scaldarla ad almeno 80 °
Un solo Dio in cielo, un solo Comandante sulla mia barca.

Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)
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#20
Non dispongo di cera d'api per cui ho usato quella da candele, che dovrebbe essere per l'appunto stearina; alla fine stearina, grasso minerale e colla a caldo (che è una plastica) sono tutti derivati dal petrolio e con maggiore o minore facilità si amalgano insieme a caldo; colla e grasso si sono amalgamati senza alcuna difficoltà ed anche una volta raffreddato il composto rimane omogeneo e traslucido, mentre colla e stearina non vanno proprio daccordo ma con un po' di insistenza alla fine si sciolgono però il prodotto che ne deriva al raffreddamento non ha un'aspetto omogeneo si ritira molto ed ha la tendenza a sfaldarsi, ritengo che durante il processo di raffreddamento parte della cera si separi dall'altra componente formando dei microcristalli che pur rimanendo diffusi all'interno della massa la rendono opaca e gli fanno perdere resistenza.
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