Ciao,
provo ad essere un po' piu' pratico proponendovi un abbozzo di SCHIFOschema elettrico.
schema_esempio.pdf (Dimensione: 88.71 KB / Download: 7)
In questo caso l'Arduino e' completamente sgravato dal generare frequenze e si limita ad impostare i parametri di prova desiderati.
Come per gli schemi di NE LX750 e LX1538, il cuore rimangono i due generatori di rampa (per la base e per il collettore).
Hanno un oscillatore autonomo, sono separati e programmabili in modo indipendente.
Un DAC a 8 bit per la rampa di collettore (fino 256 valori).
Un DAC a 4 bit per i gradini della corrente di base (fino a 16 curve)
Entambi i DAC sono costruiti attorno a un CD4520 con le solite resistenze che costituiscono la rete R2R
La programmazione avviene per mezzo di diodi 1N4148 che, collegati alle uscite dei CD4520, permettono di scegliere quando innescare il reset.
Per collegare i diodi al reset pensavo di usare dei fotoaccopiatori.
I fotoaccoppiatori sono comodui per passare dai 3/5 volt di Arduino ai 15 volt dei CD4520.
Non sono sicuro che funzioni una simile soluzione.
Se dovesse funzionare e' sicuramente economica.
I fotoaccoppiatori sono gestiti da shift-register 74595 (eventualmente sostituibili con un singolo TLC5927).
La programmazione e' una semplice stringa binaria che l'Arduino invia e poi propone sull'uscita dei convertitori cambiando il livello logico del pin 12.
Una volta programmati, gli shift-register manterranno le impostazioni fino a una successiva programmazione o allo spegnimento.
Il carico di lavoro per Arduino consiste nell'invio della stringa di 12 bit piu' i segnali per caricare i dati sulle uscite.
Si impiegano solo 3 uscite digitali di Arduino a fronte di una maggiore complessita' circuitale.
Ciao :-)
Mauro