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tracciacurve
#11
Quando vuoi arducosare proviamo,
dammi solo il tempo di tornare operativo,
per il momento ho mezzo laboratorio fuori uso.
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#12
La cosa non mi interessa direttamente ma usare un pc per visualizzare le famose curve è una buona idea, secondo me permette una operatività maggiore ed una possibilità di incrementare il software oltre al fatto che lo schermo di un pc, per quanto piccolo, è sempre più grande di uno schermino dedicato.
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#13
Carlo ti sbagli ora sono in giro poi argomento
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#14
Sono sempre pronto ad imparare dai miei sbagli.... Wink
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#15
Ciao,

in attesa che Umbez argomenti, mi sono letto un po' di cose e ho fatto qualche ricerca per capire quale dei kit di Nuova Elettronica fosse migliore.

Dovendo (io) partire da zero nella scelta di un circuito da realizzare, ho trovato interessante il seguente commento tratto da questo forum (stanno parlando dell'LX1538):

"...Dipende da quello che vuoi fare; tieni presente che la corrente massima di base dello strumento è di 140 mA, se non ho visto male, per cui i transistor di potenza a basso guadagno in corrente non li puoi misurare fino in fondo.
Se non devi selezionare transistor di potenza per amplificatori, questo tracciacurve va bene.

Un tracciacurve di N.E. più versatile è quello descritto sul n° 110 della rivista (LX750), con corrente di base di 600 mA max.
Io ho LX130, che è un pezzo da museo, ma il suo lavoro lo fa(ceva); corrente max di base inferiore, ma Vcc che arrivava fino a 100 V, se non ricordo male..."


Nell'LX130 (rivista n° 40-41) la massima tensione di prova della rottura e' di 160V.
La corrente di base va da un minimo di 10uA a un massimo di 30mA (inferiore all'LX750)

Leggendo l'articolo dell'LX750 si evince che la massima tensione di prova per la rottura e' di 220V.
La massima corrente di collettore (non di base) dovrebbe essere di 600mA
La corrente di base va da un minimo di 1uA a un massimo di 50mA.

L'LX1538 non sembra prevedere la prova della rottura.

Per questo l'LX750 mi sembra il piu' papabile (sempre per chi parte da zero).

Ciao :-)

Mauro

P.S. spero di aver riportato correttamente. Se trovate inesattezze correggete!
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#16
Ciao,
si ti confermo LX 1538 non puoi verificare la tensione di rottura.
Come ho scritto è un progetto nato 20 anni fa perché impazzivo per far funzionare un circuito che ho riparato, poi ho risolto con l'aiuto del traccia curve di un amico e il mio tracciacurve è rimasto in un cassetto.
Effettivamente LX750 è decisamente più completo ma tutti quei pulsanti me lo fanno odiare.

@Carlino
per me lo schermo dell' oscilloscopio non è un problema posso salvare la traccia e portarla sul pc Big Grin
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#17
Di questo sono sicuro ,ma la mia domanda era perchè non costruire qualcosa che possa esser interfacciato con il pc invece di dotarlo di schermo proprio.
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#18
Credo che il problema sia sempre la definizione.
il convertitore A/D crea sempre dei "gradini" dovuti alla sua definizione e possono portare ad una imprecisione nel leggere il valore oltre il fatto che tu misuri per campionamento e supponi come il segnali passi dal punto A a B
Effettivamente preferisco la traccia dell'oscilloscopio analogico è decisamente più reale, per i digitali o sali di gamma e ovviamente prezzi o ti ritrovi con delle immagini con delle rette inclinate che salgono a gradini specialmente se l'incremento del segnale è piccolo.
Penso che umbez si riferisca a questo.
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#19
No ragazzi senza entrare in tecnicismi, è più pratico. Nel senso che quando sto facendo qualcosa di elettronico e lo sto progettando o riparando, il 90% del tempo l'oscilloscopio lo tengo impegnato, al netto di tutti i fili che sono sulla scrivania che vivono di vita propria nell'intricarsi.
Avere uno scatolotto a se stante, che mi fa vedere le curve caratteristiche e verifico che funziona il tr scelto per me è più comodo che attaccarlo al pc assieme a tutte le porte occupate da uP etc..
Per billielliot : io lavoro con tr e mos per piccoli segnali..quindi...
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#20
Condivido che i cavi hanno vita propria,
se qualcuno mi spiega come fare a non ingarbugliarli o brevetta il cavo auto sbrogliante li compro !

Comunque stavo confrontando LX1538 con LX750 lo stadio X/Y e' praticamente identico e credo che il circuito per la verifica della tensione di rottura sia applicabile al LX1538 vedo difficile trovare un trasformatore 220/220 da 10 mA, credo che l'unica soluzione sia recuperare i 17V del secondario e farli tornare 220V per avere la separazione galvanica dalla rete.
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