11-26-2021, 08:29 AM
Motore Rolls Royce Crecy
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11-26-2021, 10:26 AM
si ma parlavo di quando céra il Signor Enrico Piaggio.
Da Piaggio/Gilera mi fu commissionato lo studio di un sistema per poter monitorare ed elaborare i parametri di consumo e inquinamento durante le prove su strada dei prototipi. Gli ingenieri del primo prototipo del sistema furono entusiasti, ma in contabilita´ per problemi di budget rifiutarono e non era chissa´che cifra ,rimasi stupito ma,rimasi stupito nello stesso modo per altri lavori domandati da altre aziende italiane del settore, le estere invece poche storie concludevano in fretta e pagavan strabene e subito, anche sotto il profilo umano si relazionavano molto meglio. Da italiano e appassionato considerati anche i meravigliosi risultati del passato vedere questo andazzo mi lascio un gran senso di tristezza! Finii, per non perder tempo, a rifiutare qualsiasi commissione di studio o preventivo se la richiesta arrivava dall Italia , tanto non concludevano mai ed era una faticaccia solo farsi pagare le spese. Pontedera era una fabbrica bellissima e all avanguardia per gli anni 50-60 purtroppo la visitai fine anni 90 ed era ancora uguale solo un po' piu´usatina ! Aggiungo che le capacita´ a livello di teste comunque c érano, ho visto prototipi bellissimi che mai sono entrati in produzione roba simile i Jap la misero sul mercato anni dopo con buoni successi commerciali..evidentemente non c´era stato il coraggio di prendersi il rischio Settore avio solo per sentito dire non e´ che eran messi tanto meglio nonostante roba piccola son saltati fuori problemi grossi
11-26-2021, 10:54 AM
Ricorda molto un motore Fiat 5 cilindri Diesel mai prodotto e venduto alla Mercedes, ancora gira su qualche modello con i dovuti aggiornamenti, per capirci il primo Diesel per autovetture che supera a un milione di Km. Però quanto erano bravi a farsi dare finanziamenti a fondo perduto dallo Stato, cioè noi
11-26-2021, 12:10 PM
Qui mi torna a galla un mio vecchio "pallino" ....
Sentiamo parlare all'infinito di qualità del lavoro , di preparazione del lavoratore , di Sindacato e via cantando ..... Tutto ragionevolmente condivisibile ... Non sento mai ragionare sulla "qualità" dell'imprenditore ..... E qui , nel Nord-Est in particolare , avremmo da discutere per anni ......
Il Padre Eterno non ha mai creato uccelli "ad ala bassa" . . . .
Il decollo è facoltativo , l'atterraggio è obbligatorio ..... I cimiteri sono pieni di persone insostituibili .....
11-26-2021, 12:20 PM
Non sottovaluto imprenditori lungimiranti, ma .... Sono, purtroppo, una minoranza, il resto usa lo stato e questo è un fatto, amico mio
11-26-2021, 12:25 PM
Certo che usano lo Stato .......e questa è una piacevole consuetudine ... .....ma usano anche i dipendenti con la loro famiglia ed il loro futuro ...e questo lo trovo molto più grave ..
Il Padre Eterno non ha mai creato uccelli "ad ala bassa" . . . .
Il decollo è facoltativo , l'atterraggio è obbligatorio ..... I cimiteri sono pieni di persone insostituibili .....
11-26-2021, 01:22 PM
Diciamo che per dichiararti imprenditore non devi fare nessun esame : una volta rischiavi tutto quello che avevi e se avevi successo chiedevi un aiuto statale per ingrandirti , oggi se non hai l'aiuto statale non parti per nulla , con tutte le conseguenze del caso.....
11-26-2021, 05:26 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 11-26-2021, 05:29 PM da lelef.)
lungi da me la volonta´ di innescare sto discorso che non ce lo vedevo cosi´nelle mie esperienze pero´ casca anche bene.
A me gli aiuti di stato pensati giusti piacciono molto e li ritengo bellissimi ma, non come sono assimilati in Italia be´anche in Francia oramai. Da noi si prendon per tirare avanti guadagnarci un po´c´e´ chi aprofitta un po´ e´un meccanismo perverso oramai radicatissimo e immutabile. Il Giappone ha sempre aiutato le sue aziende ,lungi da me pensare che sia un bel paese in cui vivere ma la banca centrale Giapponese ha sempre fatto di tutto per favorire léxport gestendo il valore della moneta e in vari modi ed anche con potenti influenze di piegare le scelte mondiali ai comodi delle sue aziende, certo bruciando anche tanti soldi dei contribuenti ma con un effetto boomerang positivo che se 10 si son bruciati per autodanneggiare la propria valuta 100 ne son tornati indietro di lauti guadagni rispalmati a pioggia su tutti i lavoratori. La Germania in barba all´Europa ha usato truccchetti che definirei viscidi ma cosi´nonostante un Éuropa che vive di stenti e sacrifici ed una moneta stragonfiata ha fatto crescere le sue aziende poi be´ora con l útopia di un finto ecologico a tutti i costi forse la pagheranno pure loro, di fatto per la prima volta nella storia la Porsche ha delocalizzato fuori Europa ma come altre stutture e molte di queste italiane non per produrre in mercati dove vendono ma per produrre in mercati dove costa meno e poi importare in Europa. Di italiani chi¿ be´Brembo e Ducati in primis ma anche Dainese ecc..gente cattiva? NO politici cattivi? SI perche´dovrebbero disinvogliare l import da paesi sfavorevoli per l economia interna e dovrebbero favorire l áumento di produttivita´in loco o per lo meno in Europa ,meglio aprire una fabbrica in Spagna o Portogallo piuttosto che a Taiwan no? Se poi alla peggio paesi ricchi come gli USA fanno un po´muro be´delocalizzare qualcosa li´mi va´anche bene se mi fa fare un fatturato buono che altrimenti non avrei causa dazi ,da loro produco quello che piace a loro l ázienda cresce ed alla fine son soldi e solidita´che aiutano indirettamente anche in loco. Per aver 2 dati il Giappone vive per il 97% di export, la Germania per l 84% ,se solo uno si sveglia e gli leva una quota subentrandogli porta a casa tanti di quei soldi da sistemare il paese per un secolo
11-26-2021, 05:48 PM
Lelef Premier subito
11-26-2021, 06:36 PM
Diciamo che di Adriano Olivetti non ne nascono più!
Capace di coniugare coraggio nell'innovazione, spesso geniale, e rapporto umano con dipendenti e territorio. All'interno delle sue fabbriche, ha rivoluzionato il sistema di relazioni con i lavoratori, facendosi spesso carico di esigenze delle maestranze e delle loro famiglie, che nessun altro, fra gli imprenditori, vedeva e considerava. |
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