11-23-2022, 10:13 AM
Anche se la posto su lievemente OT, tanto OT non lo è proprio.
Ieri al lavoro, abbiamo fatto la parte teorica del corso sulla sicurezza in officina meccanica.
Sono emerse alcune considerazioni importanti sull' uso delle macchine utensili.
Tornio.
Ci ha fatto vedere una griffa (la terza) da esterni con due denti in meno, Aveva centrato l'operatore di striscio sulla testa, lasciandogli degli strascichi permanenti.
Sono andati a controllare il mandrino, (un Mario Pinto) per capire se c' era qualche difetto di lavorazione (materiali, tolleranze trattamento termici etc.) tutto perfetto.
Sono andati ad indagare l'operato del tornitore con 20 anni di esperienza sulle spalle.
Questo aveva preso un grosso cilindro con le griffe da esterno, che parzialmente uscivano dal mandrino ed aveva utilizzato un tubo per aumentare la forza di serraggio.
Quelli della Mario Pinto sono venuti in commissione con i fogli di consigli per l'uso del mandrino.
a) Il pezzo da montare sul mandrino non deve essere più lungo di tre volta la presa sulle griffe. ( e/o il pezzo può spuntare al massimo 2 volte la lunghezza del contatto sulle griffe)
Tutte le volte che eccede queste misure si lavora a proprio rischio e pericolo.
b) Ogni mandrino nei suoi fogli informativi, ha indicato di le griffe possono sporgere fuori dal mandrino.
L'ingegnere gli a chiesto perché non lo indicano loro con un trattino e loro gli hanno risposto impossibile, perché le stesse griffe vengono montate su mandrini diversi.
Notare che mentre si discuteva di questo, uno dei partecipanti al corso, che per malattia lo seguiva in teleconferenza, qualche mese prima stava intestando un tondo di 60 , lungo 130 mm.
Senza lunetta ne contropunta. (e questo non gliel' ha detto )
L'ingegnere dice che lo schermo di protezione sul mandrino, non è nato per parare gli oggetti proiettati, ma di evitare che la parte delle griffe esposte, si attorcigliano sugli indumenti dell'operatore.
Sempre col tornio, la tornitura di lunghe verghe che escono da dietro l'albero del mandrino è un'operazione pericolosa, (effetto frusta) non serve montare un pseudo morsetto con le tre viti a 120°, perché può saltare via, ma bisogna montare un tubo di contenimento ( che gira col mandrino o appoggiato a terra)
Altro macchina molto rischiosa è il trapano, sia manuale che a colonna.
a ) Sconsiglia di cercare di chiudere l'autobloccante mentre gire con la mano. (un operaio si è giocato due falange di due dita mignolo ed anulare.)
b) Di fissare in morsa sempre il pezzo in lavorazione, perché se la punta si avvita nel pre foro, il pezzo gira e spazza l'intorno come una scimitarra tranciando tutto quello che capita.
La regola è partire a forare dal pieno , piuttosto che fare prima il pre foro per poi allargarlo alla misura giusta.
a) ci sono delle punte con lo scarico in punta che permettono di tagliare anche vicino al nocciolo (e questo non l'ha detto lui)
b) quando si fa il pre foro, la regola aurea è di farlo con una punta di 1/3, meglio di 1/4 della dimensione finale (per togliere dove taglierà il nocciolo) e poi passare la definitiva.
c) di non allargare il foro con punte diverse da quelle dette sopra, perché la punta può avvitarsi nel pre foro, con tutte le conseguenze del caso. (soprattutto quando uno allarga di poco il pre foro, ad es passare da 8,5 a 9 mm)
La fresa:
L'ingegnere dice: -- Oggi ci sono degli accessori per potere prendere le quote sul pezzo in lavorazione senza correre rischi. (comparatore 3D, cerca bordi, etc)
di non andare vicino alla fresa che gira, col fogliettino di carta, per vedere quando tocca. Operazione rischiosissima che si fa a proprio rischio e pericolo.
Per oggi smetto, continuerò successivamente a descrivere altri rischi macchina.
Ieri al lavoro, abbiamo fatto la parte teorica del corso sulla sicurezza in officina meccanica.
Sono emerse alcune considerazioni importanti sull' uso delle macchine utensili.
Tornio.
Ci ha fatto vedere una griffa (la terza) da esterni con due denti in meno, Aveva centrato l'operatore di striscio sulla testa, lasciandogli degli strascichi permanenti.
Sono andati a controllare il mandrino, (un Mario Pinto) per capire se c' era qualche difetto di lavorazione (materiali, tolleranze trattamento termici etc.) tutto perfetto.
Sono andati ad indagare l'operato del tornitore con 20 anni di esperienza sulle spalle.
Questo aveva preso un grosso cilindro con le griffe da esterno, che parzialmente uscivano dal mandrino ed aveva utilizzato un tubo per aumentare la forza di serraggio.
Quelli della Mario Pinto sono venuti in commissione con i fogli di consigli per l'uso del mandrino.
a) Il pezzo da montare sul mandrino non deve essere più lungo di tre volta la presa sulle griffe. ( e/o il pezzo può spuntare al massimo 2 volte la lunghezza del contatto sulle griffe)
Tutte le volte che eccede queste misure si lavora a proprio rischio e pericolo.
b) Ogni mandrino nei suoi fogli informativi, ha indicato di le griffe possono sporgere fuori dal mandrino.
L'ingegnere gli a chiesto perché non lo indicano loro con un trattino e loro gli hanno risposto impossibile, perché le stesse griffe vengono montate su mandrini diversi.
Notare che mentre si discuteva di questo, uno dei partecipanti al corso, che per malattia lo seguiva in teleconferenza, qualche mese prima stava intestando un tondo di 60 , lungo 130 mm.
Senza lunetta ne contropunta. (e questo non gliel' ha detto )
L'ingegnere dice che lo schermo di protezione sul mandrino, non è nato per parare gli oggetti proiettati, ma di evitare che la parte delle griffe esposte, si attorcigliano sugli indumenti dell'operatore.
Sempre col tornio, la tornitura di lunghe verghe che escono da dietro l'albero del mandrino è un'operazione pericolosa, (effetto frusta) non serve montare un pseudo morsetto con le tre viti a 120°, perché può saltare via, ma bisogna montare un tubo di contenimento ( che gira col mandrino o appoggiato a terra)
Altro macchina molto rischiosa è il trapano, sia manuale che a colonna.
a ) Sconsiglia di cercare di chiudere l'autobloccante mentre gire con la mano. (un operaio si è giocato due falange di due dita mignolo ed anulare.)
b) Di fissare in morsa sempre il pezzo in lavorazione, perché se la punta si avvita nel pre foro, il pezzo gira e spazza l'intorno come una scimitarra tranciando tutto quello che capita.
La regola è partire a forare dal pieno , piuttosto che fare prima il pre foro per poi allargarlo alla misura giusta.
a) ci sono delle punte con lo scarico in punta che permettono di tagliare anche vicino al nocciolo (e questo non l'ha detto lui)
b) quando si fa il pre foro, la regola aurea è di farlo con una punta di 1/3, meglio di 1/4 della dimensione finale (per togliere dove taglierà il nocciolo) e poi passare la definitiva.
c) di non allargare il foro con punte diverse da quelle dette sopra, perché la punta può avvitarsi nel pre foro, con tutte le conseguenze del caso. (soprattutto quando uno allarga di poco il pre foro, ad es passare da 8,5 a 9 mm)
La fresa:
L'ingegnere dice: -- Oggi ci sono degli accessori per potere prendere le quote sul pezzo in lavorazione senza correre rischi. (comparatore 3D, cerca bordi, etc)
di non andare vicino alla fresa che gira, col fogliettino di carta, per vedere quando tocca. Operazione rischiosissima che si fa a proprio rischio e pericolo.
Per oggi smetto, continuerò successivamente a descrivere altri rischi macchina.
Un solo Dio in cielo, un solo Comandante sulla mia barca.
Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)
Conosco due sistemi per brillare più degli altri:
a) Applicarsi più degli altri
b) Spegnere la luce degli altri
(cit Prof. Pietro Tempesti)